San Francesco. Il Santo venuto a Carinola

San Francesco

La cristianità carinolese vanta un’altra specifica testimonianza quale la fondazione del Convento da parte di San Francesco d’Assisi, il terzo voluto e realizzato da un Santo, dopo il Monastero di Monte Massico ed il Seminario Vescovile rispettivamente ad opera di S. Martino e di S. Bernardo.

La fondazione del Convento di Casanova – scrivono R. Castrichino e G.Supino in “San Francesco di Assisi a Gaeta e a Casanova di Carinola” Formia 1991 – datata al XV anno da quando nel 1208 iniziò la vita di predicazione del giovane Francesco tra i poveri e gli umili, che rinnovò profondamente la spiritualità cristiana del secolo XIII che ebbe vasta risonanza anche in campo politico, sociale ed artistico.

La presenza di S. Francesco d’Assisi nel comune di Carinola è narrata da Luca Wadding nell’annodi Cristo 1222, all’anno 7 di Papa Onorio III, dodicesimo di Federico II imperatore, all’anno XV della religione dei Minori.

Il Santo uomo venne a Carinola, o Caleno, città della Campania Felice, distante circa quattromila passi dalla conosciutissima città di Mondragone, e predicò con grande profitto delle anime e con incremento del suo Ordine, accettò per i suoi un’abitazione sotto il titolo di S.Giovanni Battista che, dopo la sua morte, fu dedicata al nome dello stesso Santo uomo. In questa permane una “stanzetta” del medesimo Beato Padre, e piantato dallo stesso un albero di melo curativo, che sorgendo da terra con un triplice tronco presenta un bellissimo prospetto di se medesimo. Lo stesso Santo uomo scelse anche il luogo per seppellire i Frati, e con le sue mani cinse con un muro il piccolo cimitero, nel quale sempre i Frati vogliono essere seppelliti”.

Sta di fatto che nel 1221-1222 Francesco compie un giro nell’Italia centro meridionale. Questo viaggio ha moltissimi risvolti: il clima religioso alla fine del sec. XII è caratterizzato nel Lazio centro-meridionale dalla presenza dell’Abbazia di Casamari di Fra Gioacchino da Fiore che Dante dice “di spirito profetico dotato”; e certamente aveva come obiettivo la visita ai luoghi francescani già attivi e l’intento di aprirne altri. Da Subiaco “il Santo venne a Gaeta e nella terra aurunca per proseguire per la Campania e le Puglie; quindi da Gaeta raggiunse Mola (ora Formia) e proseguì per Scauri attraversando il territorio del Comunedi Traetto (Minturno) fino al Garigliano; oltrepassato il fiume, il Santo proseguì per l’Appia attraverso la Piana di Sessa. Non risulta si fermasse in questa città che pure ebbe uno dei primi luoghi francescani sorti nella provincia di Terra di Lavoro…Continuò il viaggio per Cascano e sostò a Carinola dove fondò il luogo francescano, e probabilmente la sosta a Gaeta e a Carinola era una tappa programmata del lungo viaggio”(L. Di Silvestro, Diocesi di Sessa, 1996)

fonte: CARINOLA E IL SUO TERRITORIO a cura di C. Cundari e L. Carnevali – EDIZIONI KAPPA, 2003