Palazzo Petrucci Novelli. La casa Del Segretario del Re Alfonso I

Posto sulla piazza principale di Carinola, Palazzo Petrucci, uno tra i più interessanti edifici nell’arco della produzione architettonica del 400, fu la residenza del segretario personale del Re Ferdinando D’Aragona, Francesco Petrucci che con il padre Antonello ed il fratello Giovanni Antonio furono giustiziati a Napoli il 26 Dicembre 1486 per ordine di Ferrante che confiscò tutti i loro beni (la grande congiura dei Baroni). Lo stesso re aragonese, che sollecitò lavori di restauro nella seconda metà del XV sec, pare fosse solito soffermarsi nel palazzo per la caccia, come testimonia un documento da lui firmato nel 1468. Quivi dimorò nel 1691 Donna Anna Carafa di Stigliano, considerata all’epoca una delle donne più belle d’Europa. La costruzione si articola intorno a due cortili: attraverso un portale durazzesco, con arco a sesto ribassato, ed un androne, voltato a botte, si accede al primo cortile dal quale parte la scala aperta che conduce ai piani superiori. Il loggiato, caratterizzato da colonne ottagonali ed archi, si presenta particolarmente ricco di affreschi rinascimentali. Rinominato nell’Ottocento Palazzo Novelli, vi ebbe i natali Giuseppe Novelli il giurista padre fondatore del moderno diritto penitenziario, ha conservato fino al 1998 le sue funzioni abitative poi è stato acquistato dal comune e interamente ristrutturato.
Durato circa tre anni e costato quasi quattro miliardi di vecchie lire, l’intervento di restauro ha fatto emergere parti ignorate e ormai dimenticate della fabbrica: quello che si credeva un piano semiaperto era infatti un enorme loggione circondato da un prestigioso colonnato in marmo, ora completamente riportato alla luce. Nei piani alti del palazzo, invece, i restauratori hanno rinvenuto, sotto uno strato di intonaco, affreschi risalenti al quattrocento raffiguranti soggetti religiosi o di vita quotidiana. Il palazzo è ora un’importante e solenne sala congressuale, vero e proprio fiore all’occhiello della città.

Il palazzo affaccia su Piazza Vescovado dove sorge la Cattedrale dell’ undicesimo secolo.