Madonna Della Cava. La Madonna dimenticata

Intorno al 1690, nei pressi di una cava di piperno,in località Selleccole, su di un muro era dipinta l’immagine della Madonna col Bambino Gesù tra le braccia che prendeva il latte dal petto della mamma.

Un giorno ai passanti si offrì uno spettacolo straordinario:le labbra del bambino che succhiava lasciavano scorrere dal seno della Madonna abbondantissimo latte fino a bagnare il terreno sottostante. Anche Mons. Paolo Ayrolo, allora Vescovo di Carinola, accorse e riconobbe il fenomeno straordinario.

Da quel giorno moltissimi infermi furono risanati e molti ossessi furono liberati. Poiché l’immagine era al piano della strada, il Vescovo la fece distaccare e collocare in una Chiesa che egli fece fabbricare, assegnandovi Sacerdoti per la celebrazione della Santa Messa.

Era in questo stato la Cappella, quando il Vescovo, trovandosi a Napoli, incontrò una nobile Dama di Genova che soffriva di un terribile scirro, cioè tumore. Le raccomandò di affidarsi alla Madonna della Cava e intanto, tornato a Carinola, fece prendere un pò di olio dalla lampada che ardeva davanti all’immagine e lo mandò a Napoli perchè la Signora lo spalmasse sullo scirro. Questo scomparve immediatamente. La Dama che si chiamava Cristina Prisco venne a Carinola per ringraziare la Madonna e per otto giorni continui si recò scalza alla Cappella. Alla sua morte lasciò 1000 ducati per detta Cappella. Il Vescovo vi assegnò un Cappellano, che ogni sabato faceva cantare litanie della Madonna e il giorno 8 settembre, festa della Natività della Vergine, accorrevano sul luogo migliaia di persone.

Il Montorio dice che al suo tempo la chiesetta era custodita da un semplice eremita. Oggi La chiesetta, ancora esistente in Località Sellecole è semidistrutta e abbandonata. Dell’immagine della Madonna si è persa traccia e nessuno ne parla piu’ tranne Don Amato che riporta la storia nella sua “Storia della Diocesi di Carinola” dove, nell’appendice, riporta anche questa bellissima preghiera:

Preghiera alla Madonna della Cava

Vicino a te, Madonna della Cava,
vorrei addormentarmi la sera
al fruscio delle stanche fronde
dei verdeggianti elci
e dei corbezzoli che ti circondano
e s’incurvano verso le fenditure
della tua casa
rovinata dal tempo insensibile
alle sciagure umane
e dalla nostra insania,
desideroso di stare con te!
Ancora oggi, qui,
vorrei contemplarti e pregarti,
Madre di Misericordia,
per questo pazzo mondo.
Ancora oggi
il tuo latte scorra
sulle nostre mani
impure e insanguinate.
Ancora oggi,
nonostante tutto,
alimentaci col lo stesso cibo
del tuo Gesu’
che ci hai donato
come Salvatore.