La Cattedrale del XI secolo

CHIESA CATTEDRALE

La Cattedrale di Carinola fu edificata per volontà del vescovo S.Bernardo su suolo donato dal Conte normanno di Carinola; i lavori si protrassero dal 1087 per un decennio e si conclusero verso il 1095. Le iscrizioni marmoree sulle porte d’ingresso lo attestano. Il Santo fece edificare anche attigui locali per l’abitazione del Vescovo e del clero cittadino.
Dedicata alla Vergine e a S. Giovanni Battista, essa ingloba resti di un sacello paleocristiano scoperti durante i restauri degli anni 60.Lungo tutto l’intradosso di in arco è stato rinvenuto un mosaico policromo del VI- VlI sec. con croce latina dorata entro un clipeo tondeggiante e le lettere apocalittiche alfa ed omega. Tali mosaici ricordano quelli ben più famosi delle basiliche di Ravenna.
La muratura a pietre di piccolo taglio non squadrate ed il pavimento cosmatesco della cappella di S.Bernardo riportano a costruzioni coeve come la Basilica di S.Angelo in Formis.
La struttura originaria era a tre navate, divise da colonne di spoglio, con tre absidi, ancora oggi segnalate con strisce di marmo chiaro. Alla prima fase di costruzione risalgono il portale d’ingresso e probabilmente uno dei capitelli del portico con decorazioni leonine.
Dal 1109 al 1118 vi fu un primo ampliamento della Cattedrale, dovuto all’afflusso di fedeli che venivano a venerare il corpo di S.Bernardo ed il corpo di S.Martino che lo stesso Vescovo aveva, secondo la tradizione locale, prelevato dal Monte Massico e collocato nel Duomo. Furono aggiunti il transetto ed una quarta navata ricavata dalla soppressione di una parte del portico dell’adiacente palazzo vescovile, come è ancora oggi visibile sul lato destro. Vi sono conservati anche resti di antichi affreschi.
Verso il Duecento fu eseguita la volta a crociera; fu costruito il portico con colonne monolitiche e furono risistemati i portali d’ingresso, sormontati da archi con lunette, in cui si ammirano affreschi riproducenti la Vergine fra S.Bernardo e S. Martino, il Battista e S. Marco.
In epoca angioina fu edificato il nuovo corpo absidale con coro poligonale e finestroni gotici con archi a sesto acuto.
Nel 1431 fu realizzato un arco trionfale poggiante su pilastri poli stili di gusto catalano e due cappelle laterali comunicanti sul lato sinistro, anch’esse di gusto catalano, con affreschi della Vergine con Bambino fra il Battista e S.Giovanni Evangelista .
. La rinascimentale cappella di S.Bernardo, a cupola su pianta quadrata e arco trionfale, è decorata con affresco dell’ Annunciazione e ricorda le linee architettoniche armoniche del Brunelleschi . In un sarcofago di età romana .. si conserva il corpo del Santo( che apparve in buono stato di conservazione e con le cartilagini della laringe ancora intatte nella ricognizione medica del 1925, e che è ancora oggi visibile).
Nel XVI sec. il vescovo Capranica curò la sistemazione del pronao a tre archi e della parte superiore, che fu abbellita con quindici statuette di terracotta maiolicata, oggi conservate nel Museo dell’Opera e del Territorio a Caserta.
Alcune cappelle, come quella del Sacramento, conservano ancora decorazioni di gusto barocco; la sagrestia, con i suoi antichi mobili è stata recentemente restaurata.
I vari quadri antichi presenti in chiesa raffigurano scene della vita di S.Bemardo (abside), la Vergine fra i Santi, l’Immacolata, la Madonna del Carmine che libera le anime del Purgatorio.
Il campanile a cuspide maiolicata fu eretto agli inizi del 1700 a mattonelle gialle e verdi; sul basamento si legge un’iscrizione di età romana.
I lavori di restauro degli anni ’60 hanno riportato alla luce il sacello paleocristiano, il pavimento cosmatesco, l’antico campanile, le cappelle catalane comunicanti ed hanno consentito di poter ammirare l’avvicendarsi degli stili nella Cattedrale.

(Don Amato Brodella)