RIBALTINO ovvero una storia di tre fallimenti.

Il ribaltino carinolese, cioè la costituzione di un nuovo gruppo di maggioranza e trazione PD con tanto di defenestrazione di FI, arriva a metà consiliatura ma già era maturo da tempo, assicura il leader.

Per provare a capirlo faccio una considerazione: questo ribaltino  è  il risultato di tre fallimenti perciò  non potrà portare a nulla di nuovo né di buono .

Il primo fallimento è quello dell’onorevole. Dal ruolo politico più alto che abbia mai raggiunto un carinolese, in quindici anni è riuscito a proporre solo soluzioni vecchie che ha dovuto subito rinnegare. La prima volta ha avuto la forza di far cadere l’amministrazione. La seconda ha dovuto attendere tutto il tempo anche se l’aveva scaricata quasi due anni prima. Questa volta ha battuto il record l’ha scaricata dopo poco più di un anno.

Il secondo fallimento è quello del PD locale che si trova diviso in due uno in maggioranza e l’altro all’opposizione. Il nuovo gruppo di maggioranza è, infatti, praticamente del PD ma non di quello ufficiale che rimane all’opposizione con la neutralità del suo candidato sindaco. Anche il loro politico di riferimento, quello che ha sostenuto la lista a trazione PD presentandosi insieme a De Luca, oggi appoggia l’amministrazione .

Il terzo fallimento, il più ovvio ed importante è quello dell’amministrazione. Partita con la promessa che l’esperienza e la conoscenza dei fatti avrebbe consentito la gestione di tutti i problemi ne è stata praticamente travolta. Proviamo a fare qualche esempio.

  • PUC – approvato e poi rinnegato ha imboccato un vicolo cieco. La revoca del PUC e del PRG ha creato un vuoto sulle aree edificabili a cui l’amministrazione rifiuta di rispondere. La diffida dell’ex progettista ad utilizzare il preliminare di piano attualmente in vigore unita alla scadenza del contratto del nuovo RUP e del nuovo progettista hanno creato una situazione di stallo.
  • Cimiteri e pubblica illuminazione – ne ho già parlato qui. Rimane una domanda: come mai sui cimiteri dove il Comune ha presumibilmente torto si procede con la causa e sulla pubblica illuminazione dove ha sicuramente ragione si è proceduto ad una transazione tombale?
  • Rifiuti- per rescindere un contratto ci sono voluti mesi con i paesi sporchi contemporaneamente all’aumento delle tariffe. Poi si è preso lo stesso capitolato per procedere alla nuova gara in corso. Come farà il comune a risparmiare il 10% sui servizi se le tre voci di costo principali rimangono invariate?
  • Finanze – Qui ho esaurito le parole. Il predissesto, negato fino a quando il revisore lo ha imposto, sta già dando i suoi frutti con le ingiunzioni in arrivo nelle case. Per tutte quelle sbagliate paghiamo sempre e solo noi. Si sa che chi comanda è sempre la finanza, col suo alone magico imbonisce tutti gli amministratori che preferiscono colpire il popolo pur di tenersi buoni i potenti tecnocrati.
  • Acqua- Casanova non è servita per lunghi periodi e si propongono solo soluzioni posticce. Pozzi privati senza contratti, o addirittura non potabili. Ne verrà mai la fine?

Questi dovrebbero bastare.