Pietra Tombale

La società che per anni è stata padrona dei nostri cimiteri è fallita. Nonostante ciò, abbiamo atteso la vergogna di una bara di una bimba sotto le perdite dal soffitto della sala mortuaria per deciderci ad intervenire e lo abbiamo fatto in malo modo. Speriamo di non dover sborsare il milione circa di danni che ha chiesto al Comune.

Non tutti sanno che la stessa società era anche padrona della pubblica illuminazione. Ha fatto l’impianto e fornito l’energia a tariffe stellari finché è arrivata l’ora del collaudo quando si è scoperto che l’ impianto non è collaudabile, non ha niente a che vedere col progetto e non è a norma.

Però è stato pagato profumatamente dall’ amministrazione di allora.

Come previsto dal contratto del 2003, si ricorre all’arbitrato. Un perito esterno certifica che l’impianto non è a norma, non è quello di progetto, doveva essere interrato ed invece è sui pali, mancano dispositivi di sicurezza, il sistema di videosorveglianza,  ampliato con una determina della Polizia Municipale, non è mai andato in funzione, tutto è stato pagato più del dovuto senza verificare i lavori e i documenti, alcuni dei quali non si trovano più ma nonostante ciò, una soluzione arbitrale viene proposta: per chiudere il contenzioso il Comune verserà circa 850 mila euro ed Enel Sole metterà a norma l’impianto. Senza specificare come e quando.

Di fronte alla palese inadempienza ed inconsistenza, certificata da più periti, l’amministrazione che fa?

Accetta la proposta.

Per loro e’ un buon, anzi ottimo, compromesso.

L’unico a sobbalzare dalla sedia ed argomentare che bisogna  inviare tutto alla procura e chiedere i danni è il consigliere 5stelle, gli altri stanno zitti o votano addirittura a favore.

È , forse,  buono perché mette una pietra tombale su un brutto affare che l’ amministrazione vuole chiudere?

O, forse, è buono perché la chiusura di questa incresciosa situazione serve a spianare la strada ad altri accordi?

Ce ne sono  tanti in attesa,  come  l’accordo col consorzio idrico per i debiti milionari per la fornitura di acqua, questi sì,  vecchi più di 10 anni visto che Carinola è uscita dal consorzio da oltre 10 anni e non può attingere neanche l’ acqua per alimentare Casanova dove l’acqua manca da anni ma per l’amministrazione è sempre e solo “un piccolo guasto che stiamo prontamente riparando” salvo poi ordinare di non usarla per usi alimentari.

O, ancora, è la premessa ad un compromesso che non riguarda solo i debiti ma il futuro di Carinola?

Qualsiasi cosa sia speriamo che un vento abbastanza forte la spazzi via.

Io comincio a soffiare.